Stop al bullismo e cyberbullismo

Oggi è la Giornata contro il bullismo e cyberbullismo. Una giornata che arriva in un anno particolare in cui i nostri ragazzi, a causa della pandemia, sono stati connessi ore e ore per seguire le lezioni, socializzare e soprattutto chattare con gli amici. Ma internet non è un gioco da ragazzi. Secondo gli ultimi dati Unesco, la percentuale di minorenni che ha sperimentato cyberbullismo varia tra il 5% e il 20% della popolazione minorile, con conseguenze psicofisiche che vanno dal mal di testa ai dolori allo stomaco che si manifestano con mancanza di appetito o disturbi del sonno. Coloro che hanno sperimentato episodi di bullismo o cyberbullismo hanno inoltre maggiori probabilità di sviluppare difficoltà relazionali, di sentirsi depressi, soli, ansiosi, di avere scarsa autostima o sperimentare pensieri suicidi.
«Come Unicef Italia, abbiamo realizzato la guida “Genitori e il Fattore Protettivo – prevenire il cyberbullismo” per parlare di questo fenomeno in famiglia, perché riteniamo importante -spiega Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia -che i genitori imparino a riconoscere i segnali di pericolo e quindi essere attenti a eventuali cambiamenti di umore o del comportamento dei propri figli. Attraverso questo strumento però vogliamo raccomandare anche di non demonizzare i nuovi media e rassicurare sul fatto che parlarne con una persona di fiducia significa poter essere tutelati e intervenire tempestivamente a difesa del rispetto della propria persona e della propria salute fisica e mentale».
Tra i suggerimenti per i genitori, 6 regole base da istituire in famiglia:
- non condividere nomi utente o password;
- non fornire informazioni personali in profili, chat room e altri forum;
- astenersi dall’inviare foto personali o inappropriate di sé;
- non rispondere a messaggi minacciosi e informare immediatamente un adulto;
- spegnere il proprio dispositivo se viene visualizzato un messaggio minaccioso;
- non cancellare eventuali tracce sui social o nelle chat
(foto Pixabay)