SOI: visita oculistica anche in assenza di disturbi

La vista è responsabile dell’83 per cento dei collegamenti con il mondo esterno. E salvaguardarla è importante. Ancora una volta la parola giusta è prevenzione. Effettuare regolarmente una visita oculistica medico specialistica è l’unico strumento adeguato a tutelare la vista. Anche in assenza di specifici disturbi. Eppure sono in molti a ritenere che oggi non sia necessario sottoporsi a controlli regolari.
«C’è la falsa convinzione, in una parte rilevante della popolazione – dice Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, SOI- che la cecità o le Persone che vedono in modo penalizzante ed inadeguato siano ormai una triste realtà degli anni passati. Purtroppo non è così: si prevede che entro il 2050 le persone cieche aumenteranno di tre volte con un impatto ed una responsabilità sociale enorme».

Accendere i riflettori per rilanciare la centralità della salvaguardia della Vista. E’ questo uno degli obiettivi del 99° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana in corso a Roma. Tanti i temi dibattuti. Tra questi la chirurgia della cataratta. Una diffusissima patologia oculare.
«Negli ultimi anni il progresso tecnologico – sottolinea Piovella- ha portato una trasformazione nella pratica clinica e chirurgica dell’oculistica che non ha eguali in altre specialità: un caso esemplare, che non mi stancherò mai di ripetere, è quello della chirurgia della cataratta. Quando ho iniziato la professione di chirurgo i risultati era scarsi o addirittura quasi nulli in termini di efficacia, e la sicurezza era ancora molto lontana: ora siamo nella condizione di operare 650.000 pazienti con un margine di sicurezza adeguato e gratificante, e adottando i più avanzati miglioramenti è possibile corregge i difetti di vista, restituendo – caso unico tra tutti gli interventi chirurgici oggi disponibili – una capacità visiva di alta qualità che la maggior parte dei pazienti non aveva mai sperimentato prima. Con molto rispetto possiamo affermare che oggi siamo capaci di migliorare e di molto la vista che ci ha regalato il buon Dio».
(Foto Pixabay)