Luppi: “Prima vengono le persone”

Il suo sorriso si illumina quando si parla di donne, di figli, di maternità, di vita, di futuro. Di Persone. Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore delegato di MSD Italia, cambia espressione del volto quando ha la possibilità di raccontare come, quotidianamente, cerca di fare la differenza nella vita delle persone. Al di là dei bilanci e delle strategie. E parlando di Africa il suo cuore è lì, vicino a quelle donne, a quelle madri. Non come amministratore delegato, ma come madre lei stessa. E’ questa la forza delle donne quando arrivano ai vertici. Non dimenticano chi sono.
«La cosa migliore che ho fatto per la mia carriera è essere una professionista impegnata senza perdere di vista il fatto che la mia missione nella vita è anche quella di essere una madre amorevole e una moglie premurosa. Questo significa che conosco bene il valore della maternità, della famiglia, dell’essere donna nella società. E faccio tutto quello che posso per difendere questi valori e per fare in modo che tutte le donne, in qualsiasi parte del mondo, possano vivere la maternità in salute» dice convinta parlando del progetto ‘Con il futuro nel cuore’, un progetto a tutela della salute materno infantile che Medici con L’Africa CUAMM sta portando avanti a Wolisso in Etiopia e che è stato reso possibile grazie al contributo non condizionante di MSD.
Ma quello di Wolisso non è che uno dei tanti progetti di Corporate Social Responsability (CSR) di MSD e così, con Nicoletta Luppi, cerchiamo di capire, concretamente, cosa significhi CSR per MSD e come non sia solo un titolo o una buona intenzione, ma molte azioni al servizio della collettività.
Il progetto di Cuamm è per le donne, per le madri, per i bambini. Si parla di vita, e quindi di futuro. Si parla di ‘Persone’. Perché, alla fine, si inventa, si innova, si investe per le persone. E’ questa la chiave di tutto.

Parlare di salute, a qualsiasi latitudine, senza parlare di ‘PERSONE’ è impossibile. Perché la tutela della salute è un valore sociale, etico, collettivo. Va oltre le politiche sanitarie, perché fa i conti con le Persone, con le loro storie, con la realtà dei Paesi e delle popolazioni coinvolte. Sono profondamente orgogliosa di lavorare per un’Azienda che ha investito tanto nel progetto MSD for Mothers. Ed è un orgoglio non solo professionale, ma anche e soprattutto personale, da donna e da madre. Come ‘persona’, appunto. Credo davvero che aiutare una donna significhi aiutare un Popolo e più in generale la Società. Perché la donna sa che la sua responsabilità è quella di garantire un futuro ai suoi figli. E anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte, noi non possiamo tirarci indietro. Per questo siamo molto orgogliosi e onorati di poter affiancare CUAMM in Etiopia con il progetto di Wolisso, che è parte delle iniziative realizzate nell’ambito di MSD for Mothers. Perché Cuamm ha dimostrato da sempre di avere una visione molto vicina alla nostra: impegnarsi sul campo non con interventi emergenziali, ma con un’ottica di lungo termine, per incidere profondamente nella vita della popolazione. L’azione di educazione e formazione che mette in atto CUAMM è fondamentale, perché solo così possiamo davvero sperare che qualcosa cambi.
La Corporate Responsability ha in sé un concetto molto importante: responsabilità. Una responsabilità che, tuttavia, va condivisa perché solo unendo le forze si possono raggiungere obiettivi ambiziosi.
La Malattia ci ricorda cosa sia la sofferenza, il dolore e la paura. La Ricerca, invece, ci insegna ogni giorno che per raggiungere un obiettivo è necessario mettere in campo competenze, serietà, lavoro, dedizione e pazienza. Servono risorse – economiche e umane – ma serve soprattutto un lavoro costante. Due lezioni che abbiamo messo al servizio della Corporate Responsability: conosciamo il bisogno di salute e cerchiamo di risolverlo con le nostre competenze. Lo facciamo non attraverso interventi sporadici ma, al contrario, con impegno, lavoro e dedizione. E spesso cerchiamo partner distintivi per fare un pezzo di strada insieme. Partner che conoscono meglio di noi territorio e bisogni e che sanno come intervenire in quel luogo e con quelle popolazioni.
Mi piace sempre ricordare una frase: ‘Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme’. A noi piace andare lontano e guardare al futuro e sappiamo di non poter affrontare da soli sfide complesse per la salute pubblica. Lo facciamo quindi attraverso approcci integrati e partnership virtuose e investendo sulle nostre competenze, sulle nostre persone e sulle nostre soluzioni terapeutiche innovative. Desidero concludere ancora una volta parlando di fatti concreti: grazie ai nostri principali programmi e alle partnership, nel 2018 abbiamo investito nel mondo circa 2 miliardi di dollari in attività di CSR, formato oltre 74mila operatori sanitari, e, cosa più importante, raggiunto circa 340 milioni di persone per rispondere ai loro bisogni di salute e fare la differenza nella loro vita… perché la vita, la vita in buona salute, non è mai abbastanza!