Itaka: il lungo viaggio delle donne con tumore ovarico, un diario virtuale e la leggerezza della vita di tutti i giorni
Guardare l’orizzonte pensando che ancora un passo e si arriverà, finalmente, a casa. E si potrà tirare il fiato. Perché nella vita ci si perde e ci si ritrova. Perché in fondo è un viaggio, con una meta e molte tappe. Un viaggio che non è certamente privo di difficoltà. Come quello di Ulisse che per tornare al conforto della sua casa deve superare le prove che il destino gli presenta. Ed è proprio un lungo viaggio attraverso la malattia quello che compiono le donne con tumore ovarico che, in Italia, colpisce ogni anno 5200 donne e con il quale 49.000 convivono. Un viaggio che se si affronta insieme fa meno paura. Ed è per questo che è stato chiamato Itaka, il “diario” virtuale (una pagina Facebook e un Blog) dove le donne possono trovare gli spunti per convivere quotidianamente con il tumore e la possibilità raccontarsi ad altre donne che stanno vivendo la stessa esperienza. Itaka, infatti, affronta il tema del tumore ovarico dal punto di vista concreto e quotidiano di una donna, Emanuela, paziente ed ideatrice del progetto. Nel suo percorso, accanto alle cure tradizionali, ha esplorato attività complementari che la hanno aiutata ad affrontare la quotidianità di paziente con grande energia portando alla luce risorse inaspettate.
Itaka esplora diversi temi, al di là di quelli medici e clinici che vengono lasciati agli esperti, ma concentrandosi su tutto quanto ruota attorno al mondo femminile: agopuntura e terapie complementari, letture, attività fisica, cucina/ricette, moda, estetica naturale, pietre, pratiche yoga, reflessologia, arte terapia. Si apre così un mondo di spunti che, a cadenza regolare, portano un po’ di leggerezza nella vita di tutti i giorni, per aiutare chi sta affrontando il percorso di cura a vedersi con occhi nuovi, a recuperare un po’ della propria femminilità, ad affrontare con speranza e fiducia il domani.
«Ottimismo e consapevolezza sono stati fondamentali per affrontare il percorso di malattia ed è questo il messaggio che vorrei trasmettere a tutte le mie compagne di viaggio con questo progetto» racconta Emanuela, l’ideatrice di Itaka, che è socia e membro del Consiglio Direttivo di Acto – Alleanza contro il Tumore Ovarico, l’associazione pazienti alla quale collabora attivamente.
«Ringrazio Emanuela – aggiunge Nicoletta Cerana, Presidente di Acto – per aver pensato a un’iniziativa che fa tesoro del suo vissuto per aiutare le altre. I suggerimenti di Itaka saranno un modo per ritrovarsi più serene e più belle nel percorso difficile della malattia».
«Con Itaka affrontiamo il tema dell’Oncologia integrata: un campo di cura del cancro centrato sul paziente e basato sull’evidenza. Utilizza le pratiche terapeutiche della mente e del corpo, i prodotti naturali e le modifiche dello stile di vita (alimentazione, esercizio fisico) prodotte da diverse tradizioni terapeutiche accanto ai trattamenti convenzionali per il tumore. L’oncologia integrata mira ad ottimizzare la salute, la qualità di vita e i risultati terapeutici attraverso un continuum di cura e a responsabilizzare le persone alla prevenzione diventando parte attiva prima, durante e oltre la terapia. Con la premessa che il paziente sia già assistito da oncologi convenzionali e che stia ricevendo o abbia ricevuto le cure proposte dal percorso terapeutico classico, la terapia integrata può migliorare decisamente la qualità di vita delle pazienti» spiega Susan Mengo, responsabile scientifico del progetto.
Cos’é Itaka? Un diario di rete. Un diario tematico. Un viaggio all’interno di un’esperienza di vita comune: quella del cancro dell’ovaio. Diversi co-autori mettono a disposizione le proprie esperienze nella positività e normalità delle piccole cose, per migliorare la quotidianità all’interno della malattia.
La pagina Facebook è stata implementata grazie a un grant educazionale non condizionato di Astra Zeneca mentre il progetto nel suo complesso è di Ardea. «Certi che il nostro impegno verso i pazienti non si esaurisca con la cura ma parta proprio dall’ascolto dei loro bisogni e dalla prevenzione, siamo particolarmente orgogliosi di supportare questa iniziativa: un esempio concreto di centralità del paziente» sottolinea Francesca Patarnello, VP Market Access & Government Affairs Astrazeneca.
Il tumore ovarico (fonte: ACTO)
Il carcinoma ovarico è il sesto tumore più diagnosticato tra le donne ed è il più grave (50% di mortalità) rientrando tra le prime 5 cause di morte per tumore tra le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
I tumori dell’ovaio possono essere di molti tipi. A parte i tumori benigni, come la cisti ovarica, i tumori maligni dell’ovaio sono di tre tipi: tumori epiteliali, tumori germinali e tumori stromali.
Per saperne di più: http://actoonlus.com/it
(Foto: Pixabay)