I legumi, sempre più amati dagli italiani

Oggi è la Giornata mondiale dei legumi istituita dalla FAO per aumentare la conoscenza dei numerosi benefici dei legumi per la salute.
I legumi – si legge sul sito del Ministero delle politiche alimentari – sono importanti per l’alimentazione perché sono tra i vegetali più ricchi di proteine. Infatti, ne contengono il doppio dei cereali e tre volte il riso. Secondo i nutrizionisti possono rappresentare una valida alternativa a carne, pesce, uova e latte. Consumati insieme cereali si riceve un apporto proteico corretto con un introito di aminoacidi essenziali completo.
A differenza degli alimenti di origine animale, i legumi hanno un bassissimo contenuto di grassi insaturi e contengono la lecitina che il più importante antagonista naturale del colesterolo. La quantità di amido è elevata e costituisce una buona fonte energetica. Discreta la quantità di fibre alimentari: sia insolubili, capace di regolare le funzioni intestinali, che solubili in grado di controllare il livello di glucosio nel sangue. Inoltre, sono privi di glutine E ancora: la quantità di vitamine (gruppo B), ferro, calcio, potassio sono tra le più alte tra tutti i vegetali.
Una precisazione: il contenuto proteico dei legumi si riferisce allo stato secco. Con la cottura si reidratano. triplicando il loro peso. Quindi, per introdurre la stessa quantità di proteine contenute in 100 grammi di prodotto secco si dovrà ingerire 300 grammi di prodotto cotto. Ad esempio: 100 grammi di fagioli secchi contengono circa 23 grammi di proteine, come 100 grammi di carne di manzo. La medesima quantità di fagioli cotti, ne contiene circa 7 grammi. In questo caso nessun paragone, la carne di manzo, anche cotta, mantiene invariato il suo contenuto proteico.
Aumentare, però, la razione alimentare di legumi per compensare il deficit proteico sbilancerebbe l’organismo verso un eccessivo accumulo di carboidrati.
Da un’analisi Coldiretti su dati Nielsen, il consumo di legumi e dei prodotti trasformati a base di farina di legumi come biscotti, crackers, pasta e sostituti del pane, nell’anno del Covid, sono aumentati del 15 per cento: sul podio i fagioli e al secondo posto i ceci.
A far crescere la domanda di legumi – sottolinea la Coldiretti – è stata la tendenza dei consumatori a mettere nel carrello cibi più salutari e allo stesso tempo convenienti e di alta qualità nutrizionale. Inoltre, la pandemia ha portato a fare scorte di prodotti alimentari a lunga conservazione.
(Foto Pixabay)