Genitori è per sempre: i figli dei separati e i diritti del cuore

E poi un giorno ci si dice addio. Si smette di essere una coppia e si torna a pensare al singolare. Non più marito e moglie, non più ‘noi’. E’ doloroso, è difficile ma non impossibile. Quello che però non si può fare è smettere di essere ‘mamma’ e ‘papà’. Perché la scelta di diventare genitori non ha nulla a che vedere con la promessa di amarsi per sempre. Con un atto di matrimonio. E nemmeno con quello della separazione. Genitori è davvero ‘per sempre’. Peccato che troppo spesso la separazione e il divorzio prendano il sopravvento e i più piccoli diventino merce di scambio. Altre armi di ricatto. Altre ancora oggetti da lasciarsi alle spalle una volta chiusa la porta. Ma i minori rivendicano il loro diritto di essere figli, per sempre. Di essere considerati, tutelati, amati e protetti a dispetto di quell’amore finito e di quel rancore che lo ha sostituito. E così l’Autorità Garante ha presentato la Carta dei diritti nella separazione dei genitori.
«La Carta nasce dalla necessità di far emergere i diritti dei minorenni, in particolare di quelli che vivono la separazione dei propri genitori. Diritti che affondano le radici nei principi della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Si tratta del diritto all’ascolto e alla partecipazione, del diritto a preservare le relazioni familiari, a non essere separati dai genitori contro la propria volontà, a meno che la separazione non sia necessaria nell’interesse preminente del minorenne«. Spiega così l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, la genesi della “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori”.
Un’iniziativa che affonda le radici in una riflessione maturata lo scorso anno e annunciata dalla stessa Garante nel marzo scorso. Per arrivare all’individuazione dei diritti – e da essi alla stesura del testo definitivo – l’Autorità garante ad aprile ha formato una commissione grazie alla quale ha proceduto a una serie di audizioni. Sono stati ascoltati 16 esperti, scelti tra personalità in ambito giuridico, sociale, psicologico e pedagogico. Dalle loro audizioni, pur nella diversità degli approcci, sono emersi punti comuni e trasversali rispetto alle competenze dei soggetti ascoltati.
Esperti e commissione hanno riflettuto, in particolare, su argomenti come la bi-genitorialità, i comportamenti auspicabili da parte dei genitori, al pari di quelli che dovrebbero evitare. Si sono interrogati sulle esigenze dei figli tenendo conto della loro età, sulla necessità di ascoltarli e di riportare loro le decisioni prese così come, eventualmente, farli partecipare alla riorganizzazione della vita familiare. Tra i temi oggetto di approfondimento nel corso delle audizioni anche quello del ricorso alla mediazione familiare.
Un passaggio particolare del processo che ha portato alla redazione della Carta ha coinvolto la Consulta dei ragazzi, che hanno dato un contributo significativo alla stesura del documento. La Consulta è costituita da diciotto under 17 – nove maschi e nove femmine – provenienti da scuole medie e superiori, rappresentanze studentesche, gruppi scout, oratori e federazioni sportive.
I figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti

I figli hanno il diritto di essere liberi di continuare a voler bene ad entrambi i genitori, hanno il diritto di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. I figli hanno il diritto di conservare intatti i loro affetti, di restare uniti ai fratelli, di mantenere inalterata la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici. L’amore non si misura con il tempo ma con la cura e l’attenzione.
I figli hanno il diritto di continuare ad essere figli e di vivere la loro età
I figli hanno il diritto alla spensieratezza e alla leggerezza, hanno il diritto di non essere travolti dalla sofferenza degli adulti. I figli hanno il diritto di non essere trattati come adulti, di non diventare i confidenti o gli amici dei loro genitori, di non doverli sostenere o consolare. I figli hanno il diritto di sentirsi protetti e rassicurati, confortati e sostenuti dai loro genitori nell’affrontare i cambiamenti della separazione.
I figli hanno il diritto di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori
I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nella decisione della separazione e di essere informati da entrambi i genitori, in modo adeguato alla loro età e maturità, senza essere caricati di responsabilità o colpe, senza essere messi a conoscenza di informazioni che possano influenzare negativamente il rapporto con uno o entrambi i genitori. Hanno il diritto di non subire la separazione come un fulmine, né di essere inondati dalle incertezze e dalle emozioni dei genitori. Hanno il diritto di essere accompagnati dai genitori a comprendere e a vivere il passaggio ad una nuova fase familiare.
I figli hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti
I figli hanno il diritto di essere ascoltati prima di tutto dai genitori, insieme, in famiglia. I figli hanno il diritto di poter parlare sentendosi accolti e rispettati, senza essere giudicati. I figli hanno il diritto di essere arrabbiati, tristi, di stare male, di avere paura e di avere incertezze, senza sentirsi dire che “va tutto bene”. Anche nelle separazioni più serene i figli possono provare questi sentimenti e hanno il diritto di esprimerli.
I figli hanno il diritto di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti
I figli hanno il diritto di non essere strumentalizzati, di non essere messaggeri di comunicazioni e richieste esplicite o implicite rivolte all’altro genitore. I figli hanno il diritto di non essere indotti a mentire e di non essere coinvolti nelle menzogne.
I figli hanno il diritto che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori
I figli hanno il diritto che le scelte più importanti su residenza, educazione, istruzione e salute continuino ad essere prese da entrambi i genitori di comune accordo, nel rispetto della continuità delle loro abitudini. I figli hanno il diritto che eventuali cambiamenti tengano conto delle loro esigenze affettive e relazionali.
I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori
I figli hanno il diritto di non assistere e di non subire i conflitti tra genitori, di non essere costretti a prendere le parti dell’uno o dell’altro, di non dover scegliere tra loro. I figli hanno il diritto di non essere costretti a schierarsi con uno o con l’altro genitore e con le rispettive famiglie.
I figli hanno il diritto al rispetto dei loro tempi
I figli hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione, per comprendere la nuova situazione, per adattarsi a vivere nel diverso equilibrio familiare. I figli hanno bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti, per accettare i nuovi fratelli, i nuovi partner e le loro famiglie. Hanno il diritto di essere rassicurati rispetto alla paura di perdere l’affetto di uno o di entrambi i genitori, o di essere posti in secondo piano rispetto ai nuovi legami dei genitori.
I figli hanno il diritto di essere preservati dalle questioni economiche
I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nelle decisioni economiche e che entrambi i genitori contribuiscano adeguatamente alle loro necessità. I figli hanno il diritto di non sentire il peso del disagio economico del nuovo equilibrio familiare, e di non subire ingiustificati cambiamenti del tenore e dello stile di vita familiare, di non vivere forme di violenza economica da parte di un genitore.
I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano
I figli hanno il diritto di essere ascoltati, ma le decisioni devono essere assunte dai genitori o, in caso di disaccordo, dal giudice. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni prese, in particolare quando divergenti rispetto alle loro richieste e ai desideri manifestati. Il figlio ha il diritto di ricevere spiegazioni non contrastanti da parte dei genitori.
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