Effetto selfie: sempre più richieste di ritocchi

I Millennials, generazione continuamente connessa, sempre più social e incessantemente ossessionata dai selfie. Con un profondo impatto a livello psicologico perché stanno aumentando coloro che si rivolgono alla medicina estetica con la precisa richiesta di correggere la propria immagine. Colpa, anche, dell’ ‘effetto selfie’, che distorce i tratti e crea difetti inesistenti.
«Il rapporto con i social – spiega Emanuele Bartoletti, presidente della Società Italiana di Medicina Estetica riunita fino a domani, a Roma, per il 40° congresso nazionale – ha alterato notevolmente la percezione di sé. Questo ‘esercito del selfie’ vede degli inestetismi che non esistevano nemmeno fino a qualche tempo fa. Lo sguardo che i Millennial gettano su loro stessi è profondamente influenzato dalla fotocamera del cellulare, che restituisce loro un’immagine che non corrisponde alla realtà. Come medici estetici ci troviamo a dover spiegare che il difetto che ci viene mostrato in una foto è stato creato dalla prospettiva dell’inquadratura o dalla distorsione dovuta alla distanza focale dell’obiettivo, e che in realtà non esiste affatto. Non sono solo i tratti del volto ad essere alterati dalle fotocamere degli smartphone, tutto il corpo viene modificato da questo tipo di obiettivo».
D’altro canto, non è raro chi sui social sa sfruttare la propria ‘selfie face’ e in generale la propria immagine riuscendo a farne una vera e propria carriera, spesso solo temporanea. Sono quindi in aumento le richieste di interventi mirati a ‘venire bene in foto’, più che all’apparire al meglio nella vita di tutti i giorni. Ma in fondo, anche quella sui social network è vita di tutti i giorni.
(Foto: Pixabay e Pexels)