#donaanchetu. Perché donare il sangue salva una vita. Anzi tre
Le donazioni di sangue vanno ‘in ferie’. Se donare è un gesto straordinario, farlo in estate è ancora più prezioso. Con l’arrivo del periodo estivo, infatti, la carenza di sangue diventa un dato, purtroppo, costante. La partenza per le vacanze contribuisce a diminuire i donatori mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile. Proprio per ricordare quanto sia importante programmare la propria donazione – visto che ospedali e ammalati non vanno in ferie – AVIS, Associazione Volontari Italiani del Sangue, lancia la campagna social #donaanchetu.
«Ho pensato io stesso di essere il primo testimonial – spiega Briola, presidente nazionale AVIS – non perché sono il più buono o generoso, ma perché il presidente è un donatore e un socio come tutti gli altri e deve cercare di dare nel migliore dei modi l’esempio. Abbiamo bisogno del coinvolgimento di tutti, specialmente d’estate, anche perché da alcuni anni il numero di donatori è in leggero calo e abbiamo bisogno di tutti per far fronte alle necessità dei nostri ammalati ».
Ciascun donatore, adattando la propria immagine di profilo alla cornice facebook ideata, potrà diventare un promotore della donazione di sangue e plasma. AVIS invita dunque tutti a inserire sul profilo facebook la cornice #donaanchetu AVIS 2018 contenente immagini di donazioni di sangue o di qualcosa che richiami AVIS, la solidarietà e l’altruismo.
«I donatori – spiega Gianpietro Briola – sono da sempre il nostro più grande patrimonio…e sono anche i migliori testimonial per avvicinare altre persone alla donazione di sangue! Abbiamo pensato proprio a loro per la campagna social #donaanchetu»
I donatori: un esercito sempre meno numeroso
Più donne che uomini. Più avanti con gli anni che giovani. E in calo. E’ questo l’identikit del donatore di sangue. Lo certificano i dati raccolti dal Centro Nazionale Sangue. Secondo le cifre presentate, i donatori lo scorso anno sono stati poco più di un milione e 680mila, in calo di 8mila unità rispetto al 2016, di cui 304mila nuovi. Il 31% è donna, e la fascia di età in cui sono più numerosi è quella 46-55 anni, il 29% del totale, e quelli tra 36 e 45, il 26%. Il 13% ha tra 18 e 25 anni. Nel 2017 sono state effettuate oltre tre milioni di donazioni (3.006.726 per la precisione), trentamila in meno rispetto all’anno precedente. Attraverso le donazioni in aferesi è stato possibile, invece, raccogliere quasi 830mila chili di plasma, indispensabile per la produzione di una serie di farmaci salvavita, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2016. Grazie al sistema sangue italiano, che si basa totalmente sulla donazione volontaria e non remunerata, sono state effettuate oltre 637mila trasfusioni, per interventi chirurgici o terapie di malattie come la talassemia. Le trasfusioni di globuli rossi sono in leggero calo grazie anche alle tecniche di Patient Blood Management, fortemente supportate dal Ministero della salute, anche con provvedimenti normativi, che permettono di ottimizzare l’utilizzo delle unità di sangue e migliorare i risultati in termini di salute per i cittadini.
10 buoni motivi per donare il sangue pubblicati dall’AVIS di Modica.
Salvare una vita, anzi tre. Da ogni sacca di sangue intero donata si possono ricavare fino a tre sacche mediante la separazione dei componenti del sangue: concentrati eritrocitari, concentrati piastrinici, plasma.
Aiutare molte persone. Donare il sangue significa salvare la vita di chi è coinvolto in un incidente o si sottopone a un’operazione o a un trapianto ma anche aiutare le persone che hanno un costante bisogno di trasfusioni o di farmaci plasma derivati.
Controlli e esami gratuiti Chi dona il sangue ha l’occasione di sottoporsi periodicamente a controlli ed esami gratuiti attraverso visite sanitarie da parte dei medici prelevatori e con accurati esami di laboratorio nel completo rispetto della privacy.
Garantire il fabbisogno di sangue. Sono i donatori periodici e l’aumento dei nuovi donatori a garantire il quantitativo necessario di sangue ed emoderivati per salvare vite e aiutare chi ne ha bisogno.
Il sangue non si fabbrica. Il sangue umano non si fabbrica, è un prodotto naturale che non può essere realizzato in laboratorio e così per avere a disposizione delle scorte da usare negli ospedali sono necessari i donatori. Le donazioni sono volontarie, anonime e gratuite.
Basta poco. Non serve avere molto tempo a disposizione per donare il sangue. Una donazione dura pochi minuti e si svolge nella tutela del donatore e nel rispetto delle normative nazionali.
Non fa male. Donare il sangue non è doloroso e non è pericoloso. Le donazioni sono sicure perché tutto il materiale utilizzato è monouso. Donare il sangue non comporta disagi fisici e il sangue donato viene riprodotto in breve tempo dal nostro organismo.
Possiamo farlo tutti. Per donare il sangue bisogna essere sani e aver compiuto 18 anni. L’Avis accetta nuovi donatori di età compresa tra i 18 e i 60 anni che seguano uno stile di vita corretto.
E’ un dovere. Donare il sangue è un dovere sociale, un gesto di solidarietà e di altruismo che ci fa comprendere che basta un semplice gesto per aiutare gli altri.
E’ utile. Oggi possiamo diventare donatori di sangue e domani potremmo essere noi stessi ad avere bisogno di una trasfusione. Donare il sangue è utile a tutti, anche ai donatori stessi.
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