Dopo il black friday, il cyber monday. Quanto è difficile resistere alle tentazioni on line. Intervista allo psichiatra Bressa
E dopo il black friday, il cyber monday. Se sei uscito indenne non ti illudere. Sei solo a metà dell’opera. La luce in fondo al tunnel è lontana, ci sono ancora i regali di natale e i saldi di gennaio. Se invece non hai resistito alla tentazione e hai cliccato su quel tritacarne del quale non potevi in nessun modo fare a meno o quel paio di scarpe color pistacchio che mancavano alla collezione, niente paura sei in ottima compagnia! Qui lo shopping compulsivo non c’entra, non siamo nell’ambito della patologia ma solo ad un richiamo delle ‘sirene dell’e-commerce’ al quale è davvero difficile resistere. Perché ad un certo momento non riusciamo a fare a meno di riempire il carrello e cliccare su invio? Lo abbiamo chiesto a Giorgio Maria Bressa, psichiatra, professore stabilizzato di psicologia del comportamento Istituto Universitario I.P.U..
« Si comprano oggetti inutili perché non si è mai sazi. Perché è l’unico modo a portata di mano per colmare quel vuoto che si sente dentro di sé. E’ un po’ come quando in tempo di guerra si ‘accaparravano’ beni di prima necessità, adesso ‘accaparri’ oggetti per riempire il vuoto, il disagio, il senso di incertezza e di solitudine. Acquistare on line è facile, è immediato. Non devi uscire, parcheggiare, cercare un oggetto tra quelli che vedi. On line la merce ti scorre sotto gli occhi e visto che sei a caccia di oggetti dei quali NON hai bisogno è evidente che l’offerta è illimitata. A questo aggiungi che non devi aprire il portafoglio e maneggiare soldi, così non ti rendi neppure conto che stai spendendo del denaro vero. Il tutto con il confortevole paracadute del ‘soddisfatti o rimborsati’ che mette a tacere anche la coscienza».
Quindi il gusto è semplicemente nel comprare e non nel ciò che si compra.
E’ una serie di piccoli piaceri. Il gusto di comprare, quello di fare l’affare, l’illusione di aver usufruito di uno sconto – e poco importa se hai speso 100 per risparmiare 10 – e poi c’è l’attesa del pacco, la scoperta di quando arriva e lo apri. Una piccola aspettativa che ha un sapore molto infantile.
E allora, un consiglio prima di spingere il tasto invio e riempire il carrello?
Fermarsi, anche solo un secondo e chiedersi: ‘quando questo oggetto arriverà dove lo metto?’. Non ‘lo userò’ – quello arriva dopo – ma ‘dove lo metto?’. Perché se non so dove appoggiare quell’elettrodomestico sul piano in cucina, dove riporre quelle scarpe nell’armadio, dove attaccare quell’oggetto elettronico allora avrò proprio la sensazione – anzi la certezza – che si tratta di un oggetto inutile. E che si tratta solo del desiderio di averlo. Provare quindi a sentirsi appagati dalla sola soddisfazione di averlo potuto comprare, che quell’oggetto e molti altri sarebbero alla portata. A volte basta questo, non serve cliccare su ‘invia’.