Attaccato al seno come un francobollo!
Attaccatto al seno della mamma come un francobollo. Non c’è similitudine più efficace per raccontare cosa avviene quando un neonato ‘cattura’ l’agognato capezzolo. E che sia per fame, per sete o solo per voglia di coccole fatto sta che ci si attacca proprio come un francobollo! E chissà, magari non è un caso che per festeggiare i 60 anni della Leche League International il 17 ottobre Poste Italiane emetterà un francobollo dedicato all’anniversario, nell’ambito della serie tematica ‘Il Senso Civico’.
Impossibile parlare di allattamento al seno senza fare una premessa: va in tutti i modo incentivato. Ma, allo stesso, tempo è fondamentale non colpevolizzare quelle donne che non possono – per i motivi più svariati – praticarlo. Non si è madri meno affettuose o capaci. Tuttavia, è una scelta – quando si è nelle condizioni di poter scegliere – da fare con grande consapevolezza. Sul sito del Ministero della Salute, una sezione dedicata dove trovare molti consigli e informazioni utili.
L’ALLATTAMENTO AL SENO IN ITALIA: LA FOTOGRAFIA DELL’ISTAT
Che l’allattamento al seno sia una ‘buona pratica’ per la salute del bambino ma anche della madre è ormai cosa nota. Eppure nel nostro Paese è un’abitudine che ancora non riguarda tutte le donne, con molte differenze territoriali. L’Istat nel rapporto ‘Come cambia la vita delle donne 2004-2014’ dà una fotografia con luci e ombre. In Italia sono in aumento le donne che allattano al seno il proprio bambino: l’85,5% contro l’81,1% del 2005, percentuale simile al 2000. Allattano di più le donne del Nord-Est, in particolare della Provincia Autonoma di Bolzano, dell’Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia; di meno le donne del Sud, dove la percentuale più bassa si registra in Sicilia (71,1%). Aumentano le donne che allattano e aumenta il periodo di allattamento: si è passati dai 6 mesi, in media, del 2000, ai 7 del 2005, fino agli 8 del 2013 dei quali la metà è di allattamento esclusivo e, cioè, il latte materno è l’unico alimento per il piccolo.
Nella scelta tra seno e biberon gioca un ruolo importante il grado di istruzione della mamma – almeno per quelle italiane – visto che allattano di più quelle con un titolo di studio più alto, probabilmente perché più informate.
Se le italiane mostrano ancora qualche resistenza ad attaccare al seno il bambino, per le straniere nel nostro Paese è una pratica più consolidata, anche se ci sono differenze da fare tra Paese e Paese di provenienza. In ogni caso, l’allattamento al seno è diffuso più tra le straniere (89,4%) che tra le italiane (84,6%), il periodo di allattamento è leggermente più lungo anche se, in media, è comunque di 4 mesi.
Perché una donna allatti è necessario anche che sia sostenuta, appoggiata, informata nelle primissime ore dopo il parto. Allattano di meno le donne che hanno avuto un parto cesareo o un parto pretermine. In questi casi, infatti, più difficilmente si verificano le condizioni favorevoli per iniziare l’allattamento. D’altra parte la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea l’importanza di attaccare il bambino subito dopo il parto in modo da favorire l’allattamento al seno, ridurre la mortalità infantile e proteggere il bambino dal rischio di infezioni. Ma nel 2013 solo 4 bambini su 10 sono stati attaccati al seno entro la prima ora di vita. Una pratica che andrebbe incoraggiata visto che chi attacca il seno precocemente dopo il parto allatta molto più frequentemente. Il percorso nascita recita un ruolo fondamentale.
IL FRANCOBOLLO
Il francobollo, disegnato da Gaetano Ieluzzo, raffigura un bambino allattato al seno materno, la cui composizione è ispirata dal logo de “La Leche League International” riprodotto in basso, a sinistra. Lo “Spazio Filatelia” di Roma sito in Piazza San Silvestro 20 utilizzerà, il giorno di emissione, l’annullo speciale realizzato da Filatelia di Poste Italiane. Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati possono essere acquistati presso gli Uffici Postali abilitati, gli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino, Genova e sul sito di Poste Italiane (qui il link al francobollo LLL) Il valore del francobollo è di € 0,95. Il valore della diffusione della cultura dell’allattamento al seno e l’aiuto alle donne da parte della Leche League nel mondo non ha prezzo. Francesca Garofalo, Presidente La Leche League Italia ha ringraziato di cuore Poste Italiane, il Ministero per lo Sviluppo Economico e l’Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato per la realizzazione grafica e per la competenza dimostrata nell’individuare i tratti salienti che contraddistinguono LLL nel mondo.
LA LECHE LEAGUE AL FIANCO DELLE MAMME
Da 60 anni La Leche League sostiene in tutto il mondo le donne che vogliono allattare. La Leche League aiuta le mamme a recuperare la fiducia nell’istintiva capacità di nutrire e accudire i loro cuccioli. Milioni di famiglie ogni anno trovano nelle Consulenti de La Leche League informazioni, ascolto e aiuto. Il sostegno da mamma a mamma è il cuore della filosofia de La Leche League e il suo punto di forza. E’ un’organizzazione di volontariato internazionale, assistenziale, apartitica, aconfessionale, senza scopo di lucro, fondata nel 1956, presente in 72 Paesi del mondo con circa 7200 Consulenti. Si pronuncia “la lece lig” e si abbrevia spesso nella sigla LLL. Esiste in Italia dal 1979, dà informazioni e sostegno alle madri che allattano, offrendo consulenze telefoniche, via e-mail e organizzando incontri di gruppo.