Apparecchi acustici e onde cerebrali: un futuro vicino

Avere una conversazione ad una festa affollata è una vera sfida per chi utilizza apparecchi acustici perché -se è più facile sopprimere i rumori di fondo – è molto difficile isolare la voce della persona con cui si sta parlando. I ricercatori della Katholieke Universiteit Leuven hanno messo a punto una tecnica che utilizza le onde cerebrali per determinare, entro un secondo, chi stai ascoltando.
«Un apparecchio acustico può selezionare, per esempio, la voce più forte nella stanza, ma non necessariamente la persona che stai ascoltando. Un sistema alternativo potrebbe tenere conto della direzione dello sguardo, ma quando si sta guidando, non è possibile guardare il passeggero seduto accanto» spiega Tom Francart, uno degli autori dello studio pubblicato su IEEE Transactions on Biomedical Engineering.
«Utilizzando l’intelligenza artificiale, abbiamo scoperto che è possibile decodificare direttamente la direzione di ascolto dalle sole onde cerebrali, senza ‘sentire’ le voci effettive. Abbiamo creato un sistema in grado di determinare se si sta sentendo parlare alla propria sinistra o destra. Una volta identificata la direzione, la ‘telecamera’ acustica reindirizza la voce con il giusto obiettivo e il rumore di fondo viene soppresso. In media, oggi, questo può essere fatto in meno di un secondo. Questo è un grande balzo in avanti, poiché un secondo costituisce un intervallo di tempo realistico per passare da un interlocutore all’altro» precisa Alexander Bertrand, uno degli autori della ricerca.
«Tuttavia, ci vorranno almeno altri cinque anni prima di avere apparecchi acustici intelligenti che funzionano con le onde cerebrali. Questo metodo ad oggi non è fattibile nella vita reale ma solo in laboratorio. La Ricerca è ora allo studio di apparecchi acustici ancora più innovativi in grado di poter gestire una conversazione con più persone contemporaneamente » conclude Tom Francart.
(Foto Pixabay)