Allattamento al seno e farmaci: non sempre un binomio impossibile
Allattare o prendere quella medicina di cui non si potrebbe fare a meno? Un dilemma frequente tra le mamme. Perché se è vero che in gravidanza e in allattamento bisogna fare molta attenzione all’assunzione di farmaci è altrettanto vero che ci sono casi in cui la sospensione di una terapia potrebbe essere dannosa per la mamma. Altre volte neppure necessaria. È così, per fare chiarezza, il Ministero della Salute ha pubblicato un ‘Position statement sull’uso di farmaci da parte della donna che allatta al seno’. L’obiettivo è quello di offrire agli operatori una guida per la gestione corretta delle informazioni di sicurezza dei farmaci durante l’allattamento sulla base di evidenze scientifiche, considerando che la scelta terapeutica spetta comunque al medico, dopo la valutazione clinica del singolo caso. Una informazione non adeguata può indurre ad una inutile sospensione dell’allattamento o la rinuncia alla cura da parte della mamma oppure il ricorso all’automedicazione ed in particolare a terapie alternative (omeopatici, integratori, fisioterapici) che non possono essere intese come pregiudizialmente più efficaci e più sicure.
Ecco alcuni consigli utili per le mamme
E’ consigliabile assumere i farmaci subito dopo la fine della poppata al seno per consentire comunque il massimo di metabolizzazione da parte della madre, il picco ematico avviene tra 1 e 3 ore dall’assunzione orale.
Se il farmaco viene assunto una volta al giorno, si suggerisce l’assunzione dopo il pasto che precede l’intervallo più lungo tra le poppate. Questo suggerimento non dovrebbe comunque alterare la poppata al seno a richiesta.
Nessun farmaco può essere considerato assolutamente sicuro. Pertanto, alla mamma che allatta e che inizia una terapia farmacologica va raccomandato di monitorare il bambino per il possibile rischio di insorgenza di reazioni avverse. In tutti i casi di terapia materna, specie in caso di terapia cronica, si suggerisce la valutazione clinica del lattante da parte del pediatra.
Va tenuto presente che circa l’80% delle sospette reazioni avverse nei lattanti esposti a medicinali durante l’allattamento vengono registrate nei primi 2 mesi di vita e spesso riguardano il sistema nervoso centrale o l’apparato gastroenterico.