Aids, non fa più paura. Eppure i nuovi casi di Hiv sono stati oltre tremila

Aids. I riflettori si accendono. Si avvicina il 1 dicembre, la giornata mondiale dell’Aids e così, per qualche giorno, torniamo tutti a ricordarci di quel virus che ci ha terrorizzato tanto quando ha fatto la sua comparsa e che adesso, chissà perché, non fa più paura. In questi 30 anni di ‘Giornate mondiali’ la Ricerca è andata avanti – per fortuna – e la malattia è diventata praticamente cronica. Non ci sono più quei bollettini di guerra che scandivano i morti dell’inizio dell’epidemia . Adesso con l’HIV si invecchia. Ma questo non significa che il virus sia scomparso, sia stato sconfitto. No, tutt’altro.
E le cifre diffuse oggi dal Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità relative allo scorso anno lo confermano. Le nuove diagnosi sono sostanzialmente stabili. Nel 2017 nel nostro Paese sono state registrate 3.443 nuove diagnosi di HIV, ovvero 5,7 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il 34,3% interessava persone di nazionalità straniera. I nuovi casi di Aids, invece, sono stati 690. In Italia vivono con l’Hiv tra le 125 mila e le 130mila persone, soprattutto uomini.

L’incidenza maggiore di nuove infezioni da Hiv si è avuta nella fascia d’età tra i 25 e i 29 anni. La modalità di trasmissione principale tra le nuove diagnosi ha riguardato i rapporti eterosessuali ma tra gli uomini la maggior parte delle nuove diagnosi è tra i maschi che fanno sesso con maschi. In sintesi, i rapporti sessuali non protetti restano la prima via della diffusione del virus.
C’è poi da considerare quelle persone sieropositive che non sanno di esserlo perché non hanno mai fatto il test. Sono tra le 12 e le 18mila e di queste almeno un terzo, circa 6 mila, hanno una situazione immunitaria compromessa. Spesso ci si accorge di essere stati contagiati perché cisono sintomi Hiv correlati (nel 32% dei casi).
Sul sito del Ministero della Salute, tutti i dati.
Sabato 1 dicembre il numero verde Aids e Ist dell’Istituto superiore di sanità (800.861.061) sarà attivo dalle 10 alle 18.
Quindi l’appello è quello di non abbassare la guardia. Ma soprattutto di fare il test. Conoscere la propria condizione è il primo passo da fare. Sono ancora molte, troppe, le persone che scoprono di essere sieropositive alla vigilia dell’Aids in forma conclamata. Per questo lo slogan dell’Unaids per la giornata mondiale è “Live Life positively – Know your HIVstatus”.
